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Zelboraf e Prolungamento dell'intervallo QT

Risultato del controllo d'interazione tra il farmaco Zelboraf e la malattia Prolungamento dell'intervallo QT su sicurezza in caso d'uso simultaneo.

Risultato di controllo:
Zelboraf <> Prolungamento dell'intervallo QT
Rilevanza: 23.07.2019 Recensore: P.M. Shkutko, dott., in

Durante il controllo d'interazione, secondo le fonti autorevoli Drugs.com, Rxlist.com, Webmd.com, Medscape.com sono trovate le controindicazioni o gli effetti collaterali che possono danneggiare oppure intensificare l’effetto negativo in caso d'uso del farmaco in presenza di questa malattia concomitante.

Consumatore:

Vemurafenib può causare dose dipendente prolungamento dell'intervallo QT, che può portare ad un aumentato rischio di aritmie ventricolari, inclusa torsione di Punta. Si raccomanda di non iniziare il trattamento in pazienti con incorreggibili alterazioni elettrolitiche, QTc > 500 ms, o sindrome del QT lungo, o in pazienti che assumono farmaci noti per prolungare l'intervallo QT. Valutare i pazienti prima e dopo l'inizio del trattamento o dopo la modificazione della dose per il prolungamento QTc, valutare ECG ed elettroliti (tra cui potassio, magnesio e calcio), periodicamente, e, successivamente, come indicato clinicamente. Vemurafenib dovrebbe essere di trattenere nei pazienti che sviluppano QTc > 500 ms. In seguito al ripristino di QTc <= 500 ms, riavviare in una dose ridotta e deve essere interrotto in modo permanente se l'intervallo QTc rimane > 500 ms e maggiore > 60 ms dal pre-trattamento dei valori, dopo il controllo cardiaco fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT (ad esempio, alterazioni elettrolitiche, insufficienza cardiaca congestizia, e bradiaritmie).

Zelboraf

Nome generico: vemurafenib

Marchio commerciale: Zelboraf

Sinonimo: non c`è

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